Tiro a segno nazionale

Il Tiro a segno Nazionale di Brembilla venne costruito nel 1890 in un’area appena fuori dal centro
storico di Brembilla
, salendo lungo la carrozzabile che portava in val Taleggio. Nel gergo locale il
nome di questa struttura non fu mai “Tiro a segno”, ma il “Bersaglio”, perché il nome della via che
portava alla struttura era proprio “Via Bersaglio”.
Il “Bersaglio” era gestito da una società consorziale, il direttore era un graduato militare, mentre il
presidente era solitamente un rappresentante istituzionale di Brembilla con competenze in materia.
I tesserati alla società avevano in dotazione un libretto nominativo, sul quale era riportato il numero
del socio, il tipo di arma in possesso, e all’interno del quale venivano segnate tutte le prove di
esercitazione.
Nell’area negli anni sono nate numerose strutture, come La “Trattoria del Bersaglio" e la “Trattoria
Regina
”, attualmente conosciuta come “Bar Fino”, testimonianza di una crescita importante
dell’area come centro di aggregazione per i brembillesi. Il funzionamento fu sospeso con lo
scoppio della Prima Guerra Mondiale
, per poi riprendere al termine della guerra. Negli anni ’30, e
fino all’inizio della Seconda Guerra Mondiale, il poligono oltre ad essere un punto di riferimento per
tutti quelli che volevano addestrarsi al tiro, era anche un punto di ritrovo per tutti i giovani
al “sabato fascista”
.  In quella giornata durante il ventennio ci si dedicava ad attività culturali,
sportive, paramilitari, politiche e professionali.
Nel periodo della seconda guerra mondiale il poligono sospese ancora la propria attività e nel
secondo dopoguerra non fu più ripresa.
Finita la guerra, la casa del custode fu affittata ad una
famiglia numerosa del posto, ma dalla prima metà degli anni ottanta il poligono è chiuso. È stato
utilizzato per un periodo come deposito ed è stata sede nei primi anni ottanta di una fervida
stagione musicale locale
, come sede e sala prove di molti gruppi rock di giovani brembillesi.
Nel 2015 è stato dato avvio ad un progetto di riqualificazione dell’edificio, con la sistemazione
strutturale e degli esterni, che hanno ritrovato così il vecchio splendore. All’interno invece ha
trovato posto, nelle sale al pian terreno, il Museo multimediale della Transumanza, che raccoglie
testimonianze e oggetti di questa attività che ha caratterizzato la Val Taleggio e la Val Brembilla
dal XV secolo fino agli anni Settanta del Novecento. Un plastico 3D e una console multimediale
offrono al visitatore la possibilità di ascoltare e vedere le testimonianze di 16 bergamini della Val
Brembilla, Val Taleggio e della pianura lombarda
, che raccontano i luoghi e le storie di questi
viaggi. Nella stanza accanto è presente una mostra permanente di oggetti e arnesi storici relativi
all’allevamento e all’agricoltura di montagna.

Con chi collaboriamo

Il Gruppo Sentieri Amici della Storia Val Brembilla collabora con molte realtà del territorio vallivo e bergamasco. Collaboriamo principalmente con il comune di Val Brembilla e CAI di Bergamo.